… Con questo caldo… Uffa….
Se non fosse che devo continuare a montare i tracciatori GPS su questi radiocollari… Me ne andrei al mare…
Che poi da quando lavoro per il National Geographic alla fine ne ho avute di soddisfazioni, ma questa dei radiocollari è proprio una rottura…
Però mi pagano bene e in questo periodo meglio stare zitti,
quindi anche se storcendo un po’ la bocca, si sta a testa bassa e si fatica…
… Ma Porc… Ma daiiiiiiiiiii….
Antuàaaaaaan… Portami un altra formica….
Lo so… Lo so che è la ventisettesima…
Ma se Ricciard mi continua a muovere il tavoloooooooo
eddaiiiiiiiiiii cazzooooo Ricciaaaard
Ma poi lo capisco sui lupi, lo capisco sugli orsi, sulla zampetta dell’aquila reale che in una anno vola nei cieli di nove nazioni ma sulle cazzo di formiche?
Ma dove devono andare ‘ste cazzo de formiche?… Quanti chilometri percorrerà una formica durante una giornata?…
Ma c’è bisogno di un radiocollare?
Ma te la seguo io la formica, te lo dico io dove va la formica…
Va dal formicaio a ‘ndo se magna e torna indietro,
cento, mille volte al giorno fino a che nun se rompe li cojoni, poi il giorno dopo ricomincia .
E pe’ fa sta cosa, segue sempre la stessa strada come su’n binario….
Te sembra che c’è bisogno de’n radiocollare?
…
Si…
Si…
Vabbè…
Mettemoje sto cazzo de radiocollare…
….
E senza storie… Si certo…
Arméno se po’ aprì na finestra?
No?
C’è vento? C’è vento… Quindi?
Volano via le formiche?…
Vabbè ma…
Vabbè e allora morimo de cardo…
…Morimo de cardo…
Si si…
Lo sto a fa…
Lo sto a fa.
DISCLAIMER:
In questa breve storiella è stato fatto uso di un sistema linguistico di ambito geografico limitato.
Il tutto è avvenuto all’interno di aree delimitate e controllate ed è stato eseguito da linguisti professionisti,
per questo motivo si sconsiglia chiunque dal ripetere tale esperimento presso la propria dimora o peggio,
in spazi aperti a tutti.