La sensazione era quella di una stella cadente
mai caduta,
rimasta sospesa come un piccolo Sole e poi scaduta…”

(Maxwell Tusker)

Papà ma la favola inizia così?
No Amore scusa, questa è una nota introduttiva adesso ti racconto la storia di Occhi tristi…

Allora…
Occhi Tristi aveva cappelli caduti,
dalle spalle alle braccia,
guardava le cose come fossero senza colore
contando formine bianche fatte di sabbia…

La musica le tornava indietro girando intorno alla testa
e lei segnava il tempo con un dito sulla copertina del libro delle formine.
Occhi tristi aveva anche un sacchetto di sorrisi,
qualcuno nelle tasche, altri sgualciti le erano scivolati a terra…

Ali d’Anima le si avvicinò.
In un sussurro le chiese di gridare un colore
perché lui promise che proprio con quello le avrebbe colorato le formine.
Occhi Tristi perse il conto,
poi sollevò i capelli dalle braccia fino alle spalle,
guardò Ali, tenendo i sorrisi stretti tra le mani in un sacchetto
Poi gridò:

<< Brete-de-gatrioooooo!!!>>

e subito afferrando un sorriso stretto stretto, se lo mise, facendolo scivolare dalle dita alle labbra

Ali d’Anima con il viso d’espressione interrogata chiamò il Costruttore di Colori e gli chiese di fare quel colore…
Entrambi allora, s’andarono incamminando per l’ovunque e presero d’ogni angolo conosciuto e sconosciuto, ogni tinta esistente di questo mondo e si misero con alambicchi, pestelli e pentoloni…
Ma Ali d’Anima e il Costruttore di Colori per quanto si provassero d’andare a destra e sinistra nel laboratorio, per quanto mischiassero il Fretenario Scuro con il Gerbisconio Dell’altipiano non si trovarono capaci di comporre il Brete-de-gatrio.

Ali d’Anima con il cuore in mano tornò da Occhi Tristi.
“A te feci promessa che mai vissi così illuso di mantenere, ed ora creder mi devi,
anche dovessi fermare la mia vita tra piana e burrone, se dico una bugia,
che lo tentammo, ma Costruttore di Colori ed io, invano mescolammo le mescolanze fino a che il sole fu il passato, la luna fu il passato e tutta la nostra vita fu il passato, senza trovare quel colore”

Occhi tristi si sciolse i capelli che ondeggiarono ben oltre le montagne, erano così tanti che la Luna s’abbuiò,
poi li guardò e disse:
“Avete cercato nel posto sbagliato”
E mosse una mano sfiorando le loro dita, d’impatto tutti e tre s’addormentarono.
E fecero un sogno, un sogno di quei vivi, che senti parole e musica e canti e colori… Tanti colori.
E mentre volavano da un monte di zucchero filato ad una torre di biscotti di cioccolata eccolo, proprio sotto di loro…
Un fiume dalle mille curve color… Color Brete-de-gatrio.
Così quando si svegliarono il Costruttore di Colori, dopo averlo visto, fu in grado di ricomporlo…
Occhi tristi per riconoscenza, prese una manciata di sorrisi dal suo sacchetto e li diede loro…

… E da quel giorno nel mondo apparve il color Brete-de-gatrio.

Ma non è vero Papà, il Berentagarnio non esiste,
E’ vero, non esiste perché non lo hai ancora sognato…
Tra poco quando ti addormenterai se sarai fortunata, mentre sognerai di volare da una montagna di zucchero filato ad una torre di biscotti di cioccolato, ricordati di guardare in basso, così potrai vedere il fiume dalle mille anse color Brete-de-gatrio.

Devo sognare forte forte?
Si Amore devi sognare forte forte.