“Il lume di una vecchia lampada ad olio, accesa nella notte profonda
ti fa quel sorriso, quello che a volte cerco, come fosse una risposta”
Stiamo andando insieme e a volte vorrei proprio sapere dove,
in quanti anni, che cosa vedremo, cosa faremo…
Oppure no, senza sapere,
volendo rimanere stretto in un abbraccio lasciandomi guidare senza guardare.
A volte ti immagino leggera, coricata su un prato, come in un sogno.
rannicchiata dormiente
e lo so che siamo stati bambini diversi, anime differenti,
separate da una staccionata di legno
troppo alta per essere superata.
Siamo stati storie differenti,
mai incrociate o chissà,
come due linee di penne a sfera che si cercano
sui bordi opposti di un foglio bianco spesso troppo grande.
Il vento in un sussurro,
mentre mi avvicino con la paura che tutto scompaia
come in un sogno
e tu che riesci ad ascoltarmi anche in un sogno
apri leggermente gli occhi,
l’espressione felice
mi guardi per un momento
e poi mi chiedi:
“Tutto bene?”
“Si…
Ma ti prego, dimmi che va tutto bene,
dimmi che andrà tutto bene”
“Ma si, certo che andrà tutto bene”
“Grazie”