….Ho chiesto a mia madre, cosa fosse la morte,
lei era distratta, io ero troppo piccolo…. mi ha guardato con un velo di malinconia, il vestito corto, verde, quello con i fiori arancio, le mani curate, ha sospirato appoggiandole sui fianchi poi si è seduta sul letto grande dove spesso mi addormentavo cercandole i capelli.
…”è quando finisce tutto” disse d’un fiato, “è quando smettiamo di vivere, smettiamo di respirare, non ci svegliamo più, rimanendo come addormentati per sempre ma senza sognare“
Avevo poco più di quattro anni, quelle poche parole mi esplosero nella testa come una cassa acustica che spara i bassi nelle orecchie di un ragazzo fatto di pasticche all’inizio di un rave.
…ho chiesto a mia madre in lacrime perché dovessimo morire…
lei era distratta e io ero veramente troppo piccolo…mi ha guardato piangere, si è alzata ed è andata a piccoli passi nel corridoio, i capelli castani le cadevano sulle spalle il salotto era illuminato da una vecchia lampada ricavata da un arcolaio in disuso, divano e poltrone a dondolo in stile vecchia america ce li aveva regalati la sorella della nonna i cuscini con la lampo laterale erano di un rosso poco probabile, mia mamma stette in piedi davanti alla finestra lo sguardo perso alla strada, mancava poco e sarebbe tornato mio padre dal lavoro
…”Perché così è il ciclo della vita, nasciamo cresciamo diventiamo vecchi e poi moriamo“
…”Ma io non voglio morire“… dissi io
…”Tutti dobbiamo morire prima o poi così è la vita” rispose lei.
Quella sera, la mia infanzia venne lentamente strangolata, venne bruciata viva e poi immersa nell’acido solforico, ricordo di aver pianto per ore e ricordo di aver pregato Gesù Bambino di non farmi morire.
La mia mamma, è stata una madre meravigliosa, negli anni successivi ho apprezzato ogni minuto della sua vita, ogni secondo che mi ha dedicato, è stata una madre presente e piena di attenzioni, non posso rimproverarle nulla, lei era così mi parlava con la verità, e con la verità mi ha cresciuto, facendo di me l’uomo che sono diventato e con la verità se n’è andata dicendomi:
…”sto morendo cerca di essere felice, non ti arrabbiare mai, non ha senso, la vita è così breve“
Mamma sono fiero di te…volevo dirti che ti perdono le parole di quella notte
io ero troppo piccolo tu forse distratta dalla vita che correva…
… ti voglio bene ovunque tu sia…
io credo…ci sia altro
grazie mamma ti voglio bene