Sono convinto di non essere la persona adatta a parlare di rabbia,
Perché ne sono così convinto?
Perché mi urta qualsiasi cosa, forse ho raggiunto il limite di sopportazione previsto dal libretto di istruzioni…
“Signora si ricordi, questo bambino, dopo 14.561 volte che sbuffa e si tiene tutto dentro dovrà riportarlo qui per la revisione”
Ma chi vuoi che li riporti indietro i bambini… Le istruzioni alle madri le danno in Enochiano … E quelle si dimenticano.
E quindi? Direte voi…
E quindi mi innervosisco per un nonnulla e di conseguenza mi arrabbio e quando mi arrabbio dico e faccio cose stupide.
La mia mamma un giorno plumbeo di un mese triste, mentre soffriva dei dolori di un male che la stava portando via mi disse:
“Non ti arrabbiare… Non ne vale la pena, la vita è così breve”
Ora…
Potrei dirvi che ho fatto tesoro delle sue parole o che, ancora oggi ogni volta, prima di arrabbiarmi, conto fino a dieci per pensare a ciò che devo dire o fare, ma mentirei sapendo di mentire.
Si è vero, dopo aver fatto un patatrac con la mia bocca, mi torna in mente quel momento, del cielo plumbeo di quel mese triste con la mia mamma coricata nel divano, ma lì per lì,
quando mi sale il fuoco dentro, come fosse lava di un vulcano, che spinge per uscire fuori, lì per lì alzo la voce, a volte pure gridando, come uno stupido.
E dopo… Ma soltanto dopo… Mi rivedo, come in un un lontano riflesso di specchio, mentre agito le mani, gesticolando le mie ragioni e torna anche il ricordo di quella frase…
“Non ti arrabbiare… Non ne vale la pena, la vita è così breve”
Che poi…
Non importa di chi sia la ragione… Perché io a forza di difender ragioni sono rimasto solo…
Si è vero ho una compagna fantastica, che mi ha insegnato a guardare oltre, a respirare, ad analizzare…
Ma se mi guardo intorno, mi rendo conto che ho allontanato tutti…
Poi, quel pensiero di mia madre inevitabilmente si offusca si annebbia e allora penso…
“Se si sono allontanati non è certo per colpa mia… Si vede che… Si vede che non capivano… Si vede che le nostre strade dovevano dividersi…. Si vede che doveva andare così…. Perché io lo so bene… So bene di aver ragione”
E da solo resto, con la mia felicità triste, con le mie ragioni e la mia rabbia, come se io e la mia ragione fossimo in una Boule de neige, che, al minimo scossone, faccia piovere cenere tutto intorno…
Si perché, nella mia plumbea e triste Boule de neige, dove io ho ragione, non c’è la neve, no,
c’è soltanto cenere e rabbia…
Soltanto,
cenere,
e rabbia.
