Volevo chiederti della tua vita
dell’amore
di quale via
dove hai vissuto
di quando eri triste
o delle tue più belle risate,
di quando sono nato
di quello che hai pensato,
dei tuoi amici
delle notti passate a pensare
e di quelle lasciate indietro
che hai fatto andare.
Volevo chiederti
degli altri
e del perché poi era finita
di ogni estate, degli inverni
e della follia infinita.
Volevo chiederti,
ma sei andata via,
come il vento
come un respiro,
che non si può arrestare
e che quando va
non può più tornare.
Allora ti immagino rispondermi
ad ogni domanda,
immaginando ancora una volta la tua voce
che piano però mi si cancella dalla mente
non lo so
non l’ho mai saputo
se fossi felice
oppure fosse solo un buio cupo.