A volo d’occhi (*)
cenere persa pòlvera d’attorno (1)
abbracciata a palazze svetrate, (2)
e lenzuola bianche imitano
ululanti esseri fantasmi,
odor’a cera e zolfo
e saper del ferro nella bocca;
ronzio.

La piova delle pietre
rumoreggia
mentre l’ciel caduto
ne fa la conta
e p’ogni nome
alla fine d’ogni scheggia
caduta a sparso (3)
p’ogni ferita
lascia un bacio

Sceso lento quel ronzio
diventa suono dato
alle macchine allarmate.

Divelta,
ogni cosa giace sdraiata,
strana
piegata
incartocciata
dove?
poco importa.

La morte
sopra ogni cosa,
diretta a coprire ogni male,
è caduta a sparso
e p’ogni ferita
lascia un bacio.

A volo d’occhi
lascia un bacio.


(*) = Tutto attorno
(1) = con il movimento simile a quello della polvere che si posa tutta intorno
(2) = Palazzine dai vetri rotti
(3) = ovunque