Doveva finire
certo,
lo sapevamo tutti,
prima o poi tutto si interrompe, tutto finisce
e allora ogni ricordo s’assume d’eroica virtù
chiuso in se stesso come anima di lumaca,
protetto e fragile.
E ci si guarda tutti, intimoriti e persi
mentre, là, dove vive solo il bello d’un ricordo,
il canto roboante, ci riporta ad ogni gol, ad ogni corsa sotto la curva
e rivive fotogramma dopo fotogramma
fino a Tirana, fino a Budapest,
era d’allora che nasceva
leggero, convincente,
il pensiero del “per sempre”
e non importava dei pareggi
delle sconfitte e perfino del gioco brutto,
non importava perché,
avevamo imparato a sognare.
Ci hai insegnato che in fondo tutto è possibile
e che la gioia è vera, tangibile e gioca con il numero 21 (*).
Non so cosa rimarrà di questa Roma domani,
cosa succederà dopo.
Lo so,
continuerà ad essere per noi la stessa Roma
lo è stata dopo Diba, dopo il Principe, er Pupone e dopo Capitan futuro (**)
e continuerà ad esserlo ancora e ancora dopo ognuno di noi…
Certo è che,
saperti altrove e non a correre a ridosso della linea laterale
incitando i tuoi ragazzi,
quelli della Roma,
mi lascia un vuoto grande dentro
grazie di tutto
ciao Mou (***).
(*) Paulo Dybala numero 21 detto “la Joya” ovvero la gioia, il gioiello.
(**) Diba (Agostino Di Bartolomei), Il Principe (Giuseppe Giannini) Er Pupone (Francesco Totti) e Capitan futuro (Daniele De Rossi).
(***) Josè Mourinho