Eccomi qua, nel mio giardino,
appena oltre la siepe, c’è un mondo differente…
Come?
Beh! è diverso dal mio giardino,
qui c’è una bella fontana con degli angioletti alati che si rincorrono e lo scrosciar dell’acqua invita, tortore, passeri e gazze a bere e bagnarsi e pensate…
Pensate, che anche il Signor Scoiattolo, che vive tra i rami dei pini del boschetto qua dietro, quando ha sete, vince la sua naturale diffidenza e corre corre a mille fotogrammi al secondo fino alla fontana… Per bere…

Oltre la siepe, c’è un mondo, ma non è il mio mondo, il mio di mondo è qui dove c’è tutta questa erba tagliata corta, che io stesso, filo dopo filo, con tanta attenzione, ho spuntato a forbice, a volte chino per ore sotto al sole dell’estate o con i primi freddi dell’inverno….
E la neve… Che fantastica cosa,
avete visto, quando cade e viene a coprire tutto con il silenzio e la pace…
Ma oltre la siepe no…

Oltre la siepe ieri hanno bombardato e una scheggia di granata ha spezzato la mia fontana facendola schiantare con un tonfo su quel prato tagliato bene…
Uno degli angeli ha perso un ala, l’erba s’è schiacciata e ritorta e si è aperta una grossa buca che poi si è riempita d’acqua e fango marrone scuro.

Oltre la siepe c’è una guerra, e io non voglio sapere perché,
a me non interessa la politica.
Con le loro bombe hanno rotto la mia fontana aprendo una buca profonda proprio al centro del mio giardino.
Lo so, succede, lo capisco è la guerra…
Anche se dovrebbero rimanere a combattere oltre la mia siepe, ma va bene uguale…
Poi hanno incendiato il piccolo bosco di pini dove abitava il Signor Scoiattolo…
Lo capisco…
E’ oltre la siepe e ci sta.

Oggi mentre sistemavo il tetto della mia casetta ad un piano, lì tra le tegole ho trovato il corpicino squarciato del Signor Scoiattolo, allora sono sceso dalla scala e sono entrato in casa ho preso una scatola di metallo, di quelle rotonde e colorate dei biscotti al burro danesi e l’ho messo lì, l’ho avvolto con un vecchio fazzoletto di lino che non avrei usato più, ho richiuso la scatola e l’ho sepolto vicino alla fontana caduta.

“Oltre la mia siepe, dovevate restare, oltre la mia siepe…”

Sono uscito, a piedi nudi, tirandomi dietro il cancelletto bianco del recinto e mentre camminavo in città ben oltre la mia siepe, mi sono visto, riflesso in una pozzanghera con un paio di pantaloni bianchi a torso nudo in mezzo alla neve con la barba lunga e mi sono sorriso…
Da quel giorno ho camminato sempre dritto davanti a me senza mai voltarmi indietro…

Con il tempo ho saputo che qualcuno aveva messo in giro una strana storia…
La storia di un vecchio coperto di sangue, con la barba bianca ed uno strano sorriso che, si diceva, mangiasse vivi i soldati ai quali chiedeva aiuto, cogliendoli di sorpresa…
Qualcuno, riuscito a sottrarsi a quel terribile destino, avrebbe aggiunto che il vecchio, attirava l’attenzione dei malcapitati rivolgendo loro una domanda all’apparenza del tutto innocente….
Ma io non credo a queste storie… Non ci ho mai creduto… Io vado dritto per la mia strada…
Ecco un soldato, ora lo chiederò a lui…

“Mi scusi Sergente può aiutarmi?”
“Oh mio Dio ma lei è completamente ricoperto di sangue, è ferito?”
“No Sergente…
… Piuttosto…. Lei sa chi ha ucciso il Signor Scoiattolo?….”