La nostra casa, è una casa normale, in un condominio normale in un quartiere normale di una città normale…
Mia moglie la vuole vendere…
Non lo so…
A me piace, tranne per quella stanza.

Io non la voglio vendere, perché quando guardo dalla finestra del salone, al tramonto, proprio in fondo all’orizzonte tutte quelle serre bianche riflettono il sole e per un solo attimo, si, solo per un brevissimo momento sembra che là,
a perdita d’occhio, ci sia il mare…
Ho pensato che il giorno che mia moglie mi convincerà a venderla, potremmo prendere appuntamento con i compratori al tramonto e dirgli che da quella finestra si vede il mare….
Si chiaro, è poco credibile, visto che viviamo a più di cento chilometri dalla costa, ma a me piace tanto giocare con quella fantasia.

Non è grande…
2 stanze da letto sala da pranzo con angolo cottura, un bagno un ripostiglio ed un piccolo balcone.
E’ bellissima, perché lei ha arredato tutta la casa con quel gusto particolare che solo una donna può avere…
Tutta la casa tranne una stanza…
Quella stanza, quella in fondo al corridoio, quella con la porta sempre chiusa…
Quella è la “stanza maledetta”…
Da quando siamo entrati la prima volta, quella stanza ci ha sempre respinti…

Un anno fa mia moglie ha chiamato una medium, una di quelle persone che “avvertono” le presenze maligne…

La ricordo ancora come un esperienza esoterica profonda, durante la quale la Signora Kranja una volta entrata in casa senza neanche togliersi il cappotto iniziò a gemere e mugolare indicando a fasi alterne prima un specchio, poi un quadro, infine una radio arancione degli anni ’70 (che mia moglie buttò subito), poi si fermò davanti alla stanza chiusa… La stanza maledetta e quasi svenendo disse…

“Qui… Qui avverto una presenza… E questo freddo poi… E’ terribile…
Qui, sicuramente c’è un entità imprigionata, un’anima disperata… Bloccata in questo mondo materiale…
Eccola!!!”

Esclamò indicando una macchia in alto sul muro,
era una macchia scura,
quella che a me, “scettico, sacrilego a tratti miscredente”, sembrava essere una semplice macchia di umidità…
La Signora Kranja, la medium, invece, di tutt’altro parere, cominciò sottovoce a sciorinare una lunga litania intraducibile, facendo ampi gesti all’interno della stanza e soprattutto all’indirizzo della macchia…
Poi uscì dalla stanza e si fece consegnare un pacco di sale grosso da mia moglie lo aprì e sempre facendo quelli che sembravano gesti rituali ne fece cadere una buona quantità lungo tutta la base della porta…
Poi si rivolse a mia moglie ma parlando al plurale… E disse:

“Ora il tempo è decisivo… Quello che potevo fare io l’ho fatto ora, possiamo solo aspettare…”

Quel <<possiamo solo aspettare>> non lo pronunciò in maniera normale ma lo lasciò cadere dalla bocca come se il destino avverso ci avesse colpiti in maniera devastante e la risoluzione del problema fosse ben lontana dall’essere raggiunta.
La Medium a quel punto si raccomandò di rinnovare la “striscia” di sale una volta a settimana, possibilmente di Martedì per evitare che “L’entità” potesse uscire dal suo provvisorio alloggio rischiando di infestare anche il resto della casa…
Poi, una volta intascato il suo compenso (200 Euro) si accomiatò, non senza aver ricordato di chiamarla immediatamente qualsiasi cosa fuori dal normale fosse successa.

Gli anni, mi sembra tre, si susseguirono con alterne vicende, la stanza via via sempre più fredda, e la macchia scura che si allargava costrinsero la medium Krajna a tornare altre volte, non ricordo quante, ma furono molte e durante i suoi rituali posso testimoniare che la situazione non migliorò.

Un giorno come un altro, mentre mia moglie stava lavando i piatti, successe qualcosa destinato a cambiare le nostre vite in maniera permanente…

“Amore non c’è acqua calda”
Io che di caldaie mi intendo come il Principe Carlo d’Inghilterra si intende di osterie, chiamai immediatamente un tecnico specializzato…
Ovviamente con un po’ di fortuna, Il giorno successivo, riuscimmo a strappare un appuntamento a Gianfranco noto esperto di zona, che dopo aver controllato la nostra caldaia ed essersi avvalso di una piccola pausa di “suspense” sentenziò:

“E’ la scheda elettronica… Dopo qualche anno si rompono e bisogna cambiarle… 350 Euro e si sistema tutto… C’è l’ho con me, se volete la posso sostituire subito”

Dopo un breve summit a tre con mia moglie e Gianfranco, ci accordammo per la sostituzione…
Una volta finito il lavoro, Gianfranco per non tralasciare nulla provò anche il sistema di riscaldamento centralizzato e per farlo andò a controllare tutti i radiatori…
E mentre apriva la porta della stanza maledetta schiacciando e interrompendo la striscia di sale benedetto mia moglie gli urlò:
“Nooooo lì nooooo!!!…. Quella E’ la stanza maledetta”
Il Signor Gianfranco, abituato durante la sua esperienza trentennale a rapportarsi con ogni genere di cliente, senza scomporsi chiese molto semplicemente:
“Perché è maledetta?”
E mia moglie con la tristezza nel cuore rispose:
“C’è un’anima perduta che si aggira nella stanza”
E aggiunse:
“Qui ci vive un entità che si rifiuta di abbandonare le cose materiali… Non vuole passare oltre”
A quel punto il Gianfranco incuriosito dal racconto chiese rivolto a mia moglie:
“Ma da cosa se ne è accorta?”
“Dal freddo che si sente specialmente in inverno, solo in questa stanza e dalla macchia nera all’angolo tra la parete e il soffitto, una macchia che sembra avere una vita propria, pensi che neanche la Medium che abbiamo dovuto chiamare è riuscita a mandare via questa presenza ingombrante”

Il tecnico ci scrutò entrambi con un espressione leggermente interrogativa e senza scomporsi, entrò deciso nella stanza si guardò intorno e… Dopo una lunga pausa di “suspense” disse:

“Signora io non sono un Medium, sono solo un termo-idraulico, ma per la macchia di muffa nell’angolo può usare della varechina e un deumidificatore, per quanto riguarda il freddo invece, credo basti aprire la valvola del termosifone”.