Ieri con mia moglie stavamo guardando il cielo,
bello il cielo di notte.
il puntino luminoso della stazione spaziale internazionale è passato… Alto, veloce,
Anni fa, gli anni settanta,
per la precisione i primi anni settanta,
ricordo che la sera dopo cena, nel cortile della casa al mare la famiglia di mio padre si riuniva a raccontar storie,
e ricordo che mio zio guardando il cielo indicava un puntino che correva alto e diceva che quello era un satellite spaziale,
non ricordo quale satellite fosse o come si chiamasse, ricordo che era difficile da vedere e io rimanevo con la nuca schiacciata sulla schiena ripetendo:
“Dove? Dove?”.
Le stelle erano tantissime e luminosissime e ricordo quanto fosse difficile scorgere un puntino luminoso, anche se in movimento, in mezzo a tanti altri puntini
Oggi le stelle sono meno perché quando hanno riverniciato il buio della notte, quelli che dovevano ridipingere le stelle hanno dipinto solo quelle più importanti.
“Ma queste le facciamo?”
“No no, disegna solo quelle importanti altrimenti ci mettiamo due vite a farle tutte”
“Ok”
Così adesso possiamo vedere solo le stelle più luminose,
le costellazioni principali con Orione, le Pleiadi e Sirio del cane maggiore, il Grande ed il Piccolo Carro, Castor e Pollux e i segni zodiacali…
Le altre non le hanno dipinte perché sarebbe servito troppo tempo.
Quindi, anche se ora possiamo vedere meno stelle rispetto agli anni settanta, di buono c’è che possiamo scorgere il passaggio della Stazione spaziale internazionale senza dover stringere gli occhi dicendo: “Dove?, Dove?”
Mi dispiace però, che non abbiano ridipinto tutte le stelle
Ciao zio delle stelle,
ciao Gualtiero