Io sono Darko,
ho vissuto tanti anni, ho viaggiato, ho amato ho avuto una vita fantastica e senza rimpianti ma oggi sto andando a comprare qualcosa di particolare in un negozio che un’amica mi ha detto essere proprio qui in questa traversa un po’ fuori mano di una città della quale non posso fare il nome.

Il campanellino della porta d’ingresso, quella con il vetro grande e la cornice in legno, ha suonato e il tintinnio si è perso in uno strano silenzio.
Sono entrato lasciandomi alle spalle la strada con il suo traffico e il marciapiedi semi deserto.
Questo è un vecchio negozio, con gli scaffali polverosi e anche se fuori il sole è ancora alto, tutto all’interno è in penombra.

Orologi… Ci sono tantissimi orologi, di ogni forma, modello o colore, diversi: cronografi, pendole, da tavolo, da polso, a cucù e, come se fosse successo solo perché lo avevo pensato, mentre camminavo verso il banco, il silenzio si è riempito di ticchettii.
<<Tic…Tac…Tic…TTiicc… Tic… Tac…Tac.. TTaacc… Tic… TTiicc… Tic…Tac… Tic… Tac…>>

Il banco, in legno di noce, porta i segni dei giorni passati a scivolare oggetti e monete sulla superficie levigata dal tempo.

L’uomo seduto sullo sgabello dietro al banco sta leggendo il giornale, ha un paio di occhiali con lenti rotonde, piccole, posato su un naso regolare e il viso rotondo con pochi capelli lascia immaginare un’età importante.
Mi guarda arrivare distogliendo i suoi occhi grigi da quella lettura.
Piega il giornale in due, apre un cassetto lì in basso e lo posa dentro richiudendolo.
Drizza la schiena, mi squadra corrugando leggermente la fronte, io sono in piedi di fronte a lui con le mani appoggiate al banco e con l’indice della mano destra sto seguendo nervosamente una rigatura del legno avanti e indietro.
“Salve” Dico io, lui mi fissa.
“Mi hanno detto che qui posso comprare del futuro.”
“Dipende” Mi dice.
“Da cosa?”
“Da quello che è disposto a dare in cambio”
“Si, si, non c’è problema ho molti soldi” E mentre lo dico, faccio il gesto di andare a prendere il portafogli nella tasca interna della giacca, ma l’uomo mi dice subito:
“Non serve denaro se vuoi avere del futuro, dovrai essere disposto a scambiarlo con una cosa più importante”
“E cosa?” Ho chiesto ingenuamente
“I ricordi del suo passato” Ha risposto lui dondolando leggermente sui piedi posteriori dello sgabello.
Non sapevo proprio immaginare quale fosse il modo di riscuotere tale pagamento e quindi domandai.
“E se, ammettendo, per pura fantasia, io fossi d’accordo a fare tale scambio come farebbe ad estrarre i miei ricordi?”
“Lei non si deve preoccupare signor mio”
Mi ha detto sollevando un braccio e indicando con le dita la mia testa ha proseguito
“A quello ci pensiamo noi, lei mi dica solo se è interessato”

“Prima di decidere, vorrei però sapere cosa compro e con quanti ricordi pagherò, deve perdonare la mia insicurezza, è la prima volta che faccio un affare cosi “strano” e voglio essere informato bene dei pro e dei contro”
“Ma certo, ecco qui il tariffario ed un modulo dove, firmando, lei ci solleva da qualsiasi responsabilità, in basso c’è anche da barrare la casella per il trattamento dei dati personali, con il tempo ci siamo modernizzati”
e così dicendo ha preso una “brochure” e un contratto di almeno 200 pagine dallo scaffale dietro di lui e poi me li ha passati mettendoci sopra una penna stilografica dicendo:
“può usare questa per firmare se vuole”
“Grazie”
Ho aperto la brochure che si sviluppava come un pieghevole a tre facciate che una volta aperte andavano a formare un unico foglio della grandezza di un A4 e ricordo di aver pensato che, con quella particolare dimensione, dovevano aver speso meno per farlo stampare.

All’interno le tariffe erano scritte in caratteri chiari e il tutto si limitava a questo:

– 10 unità FUTURO costano 2 anni di ricordi non sequenziali
– 20 unità FUTURO costano 3 anni di ricordi non sequenziali
– 30 unità FUTURO costano 4 anni di ricordi non sequenziali

– Si ricorda a tutti i clienti che al momento dell’erogazione delle unità FUTURO non possiamo garantirne l’effettiva durata a causa della deperibilità dell’involucro del cliente e degli eventuali imprevisti dovuti al caso.

Si segnala inoltre che siamo concessionari ufficiali del prodotto <<unità FUTURO>> su tutto il territorio “Terra” e che, nonostante sia attiva 7/24h una linea gratuita telefonica per eventuali reclami,
siamo fieri di poter affermare che mai nessuno ha chiamato per protestare.


Avevo voglia di tempo ancora, avevo bisogno di fare ancora cose, tante cose, volevo imparare a suonare il pianoforte, andare a Capo Nord in macchina, a piedi sul cammino di Santiago, finire l’università che avevo lasciato ancora giovane per andare a lavorare con mio padre ma soprattutto, volevo ancora vedere cento, mille tramonti ed altrettante albe di quel meraviglioso sole che in pochi si fermano a guardare fino in fondo e poi la luna e le stelle il mare le montagne e voglio vedere il Gran Canyon e le montagne rocciose, le praterie la nebbia, bere un’altra Coca-Cola, mangiare la torta che fa il mio Amore e dirle millemila volte ti Amo…

Ed ho firmato….
Il contratto di 200 pagine che certo non ho letto tutte… Ovvio.
Ho comprato 30 Unità futuro…

Adesso però devo smettere di scrivere perché mi devono estrarre i ricordi…